(da La Gazzetta di Lucca, 14 novembre 2011)
Il terzo appuntamento del festival L’Ora di Teatro presso i
Rassicurati di Montecarlo, organizzato dalla Federazione Italiana Teatro
Amatoriale di Lucca, ha visto il gruppo grossetano Laboratorio Teatrale
Ridi Pagliaccio proporre, domenica 13 novembre, un classico del teatro
goldoniano, ossia I gemelli veneziani. Ad aprire la giornata è stato il Gruppo di Teatro Quante Storie!!! con Puntaccapo,
nello spazio che la manifestazione riserva ogni settimana a esperienze
di teatro legate al sociale, alla didattica e ai bambini, dopodiché è
stata la volta dello spettacolo in concorso.
La commedia risale al 1747 e si colloca in un momento cruciale
dell’evoluzione poetica di Carlo Goldoni, nel progressivo abbandono
delle maschere, elementi legati alla Commedia dell’Arte, in favore di
personaggi di matrice realistica e borghese. Successiva ad Arlecchino servitore di due padroni e Il frappatore, la
pièce dei gemelli chiude una trilogia dedicata al doppio, tema
spiccatamente teatrale, di derivazione classica (si pensi a Plauto),
ripreso pure in ambito molièriano. La caratteristica più interessante
del testo è, però, un’altra, ossia la sinistra atmosfera in cui si
scioglie la vicenda: lo sfondo è, in apparenza, quello del lieto fine,
ma i tre matrimoni conclusivi si stringono in presenza di ben due morti
per avvelenamento, tra cui vi è un protagonista principale. Commedia non
priva d’una certa inquietudine, dunque.
Giacomo Moscato, regista e interprete principale
nella doppia parte dei gemelli identici fisicamente, ma opposti per
intelletto, ricava dalla partitura originale un allestimento del tutto
godibile: sullo sfondo d’una scena fissa che suggerisce un esterno, i
personaggi danno vita al rondò di equivoci che strappa più volte risate e
applausi. Non sorprende che i maggiori apprezzamenti siano riscossi
dalle maschere, in particolare il Brighella di Sebastiano Venier e
l’Arlecchino di Simona Di Mattia: il primo sfrutta una parte ridicolosa
tutta giocata sulla balbuzie, l’altra offre una suggestiva stilizzazione
gestuale del variopinto servitore veneziano. A farla da padrone è,
comunque, Moscato: rapido, preciso, a proprio agio sia nei panni di
Zanetto (il gemello idiota, il cui nome si lega allo Zanni, maschera
veneta d’origine arcaica) sia in quelli dell’assennato Tonino; impiega
bene, per lo stolto, certe inflessioni alla Fo (occhi sgranati, denti
infuori, alternanza tra toni gutturali e falsetto), mentre con l’altro
utilizza una recitazione più convenzionale, da amoroso,
comunque ben condotta. Notevoli i costumi, ben curati, e, soprattutto,
le originali acconciature realizzate da Mauro of Rome, noto parrucchiere
grossetano da qualche anno fedele fiancheggiatore del gruppo.
L’affiatamento collettivo, grazie a un utilizzo opportuno degli
stratagemmi classici della comicità teatrale (in primo luogo lo
sfondamento della quarta parete, quando i personaggi si rivolgono
direttamente al pubblico, “scoprendo” l’artificio e mandando in
cortocircuito la comunicazione teatrale), ha gioco facile col pubblico
dei Rassicurati, che non lesina risate e applausi a una compagnia che ha
il merito di aver offerto uno spettacolo apprezzabile e che si candida a
pieno diritto al successo, collettivo o individuale, del festival.
Domenica prossima L’Ora di Teatro ritorna a Montecarlo,
ospitando, in apertura, la compagnia Retroscena Progetto G – IV Circolo
Didattico formata dai genitori della scuola primaria Ferdinando Martini
di San Marco con Vitangelo, Moscarda, Gengè, ispirato a Uno, nessuno e centomila
di Luigi Pirandello, mentre la compagnia in concorso sarà Teatro
C.A.S.T. di Folignano (in provincia di Ascoli Piceno) che presenterà Zio Vanja di Anton Čechov.
I gemelli veneziani, di Carlo Goldoni
con Giacomo Moscato (Zanetto e Tonino), Gianluca Guelfi (Lelio), Ciro
Sbrulli (Pancrazio), Anna Russo (Rosaura), Andrea Strati (Florindo),
Ottavia Banchi (Beatrice), Fabrizio Bonifazi (Balanzoni), Anna Davì
(Colombina), Simona Di Mattia (Arlecchino), Sebastiano Venier
(Brighella); acconciature e parrucche artistiche: Mauro of Rome; regia:
Giacomo Moscato
Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio - www.ridipagliaccio.it
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