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martedì 15 novembre 2011

Una commedia, due gemelli, molte risate

(da La Gazzetta di Lucca, 14 novembre 2011)

Il terzo appuntamento del festival L’Ora di Teatro presso i Rassicurati di Montecarlo, organizzato dalla Federazione Italiana Teatro Amatoriale di Lucca, ha visto il gruppo grossetano Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio proporre, domenica 13 novembre, un classico del teatro goldoniano, ossia I gemelli veneziani. Ad aprire la giornata è stato il Gruppo di Teatro Quante Storie!!! con Puntaccapo, nello spazio che la manifestazione riserva ogni settimana a esperienze di teatro legate al sociale, alla didattica e ai bambini, dopodiché è stata la volta dello spettacolo in concorso.

La commedia risale al 1747 e si colloca in un momento cruciale dell’evoluzione poetica di Carlo Goldoni, nel progressivo abbandono delle maschere, elementi legati alla Commedia dell’Arte, in favore di personaggi di matrice realistica e borghese. Successiva ad Arlecchino servitore di due padroni e Il frappatore, la pièce dei gemelli chiude una trilogia dedicata al doppio, tema spiccatamente teatrale, di derivazione classica (si pensi a Plauto), ripreso pure in ambito molièriano. La caratteristica più interessante del testo è, però, un’altra, ossia la sinistra atmosfera in cui si scioglie la vicenda: lo sfondo è, in apparenza, quello del lieto fine, ma i tre matrimoni conclusivi si stringono in presenza di ben due morti per avvelenamento, tra cui vi è un protagonista principale. Commedia non priva d’una certa inquietudine, dunque.

Giacomo Moscato, regista e interprete principale nella doppia parte dei gemelli identici fisicamente, ma opposti per intelletto, ricava dalla partitura originale un allestimento del tutto godibile: sullo sfondo d’una scena fissa che suggerisce un esterno, i personaggi danno vita al rondò di equivoci che strappa più volte risate e applausi. Non sorprende che i maggiori apprezzamenti siano riscossi dalle maschere, in particolare il Brighella di Sebastiano Venier e l’Arlecchino di Simona Di Mattia: il primo sfrutta una parte ridicolosa tutta giocata sulla balbuzie, l’altra offre una suggestiva stilizzazione gestuale del variopinto servitore veneziano. A farla da padrone è, comunque, Moscato: rapido, preciso, a proprio agio sia nei panni di Zanetto (il gemello idiota, il cui nome si lega allo Zanni, maschera veneta d’origine arcaica) sia in quelli dell’assennato Tonino; impiega bene, per lo stolto, certe inflessioni alla Fo (occhi sgranati, denti infuori, alternanza tra toni gutturali e falsetto), mentre con l’altro utilizza una recitazione più convenzionale, da amoroso, comunque ben condotta. Notevoli i costumi, ben curati, e, soprattutto, le originali acconciature realizzate da Mauro of Rome, noto parrucchiere grossetano da qualche anno fedele fiancheggiatore del gruppo. L’affiatamento collettivo, grazie a un utilizzo opportuno degli stratagemmi classici della comicità teatrale (in primo luogo lo sfondamento della quarta parete, quando i personaggi si rivolgono direttamente al pubblico, “scoprendo” l’artificio e mandando in cortocircuito la comunicazione teatrale), ha gioco facile col pubblico dei Rassicurati, che non lesina risate e applausi a una compagnia che ha il merito di aver offerto uno spettacolo apprezzabile e che si candida a pieno diritto al successo, collettivo o individuale, del festival.

Domenica prossima L’Ora di Teatro ritorna a Montecarlo, ospitando, in apertura, la compagnia Retroscena Progetto G – IV Circolo Didattico formata dai genitori della scuola primaria Ferdinando Martini di San Marco con Vitangelo, Moscarda, Gengè, ispirato a Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello, mentre la compagnia in concorso sarà Teatro C.A.S.T. di Folignano (in provincia di Ascoli Piceno) che presenterà Zio Vanja di Anton ÄŒechov.

I gemelli veneziani, di Carlo Goldoni
con Giacomo Moscato (Zanetto e Tonino), Gianluca Guelfi (Lelio), Ciro Sbrulli (Pancrazio), Anna Russo (Rosaura), Andrea Strati (Florindo), Ottavia Banchi (Beatrice), Fabrizio Bonifazi (Balanzoni), Anna Davì (Colombina), Simona Di Mattia (Arlecchino), Sebastiano Venier (Brighella); acconciature e parrucche artistiche: Mauro of Rome; regia: Giacomo Moscato
Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio - www.ridipagliaccio.it

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