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sabato 11 ottobre 2008

Mariangela, sola ma non troppo

(da teatro.org)
Terzo anno di tournée per Sola me ne vo, assolo scenico di una (quasi)inedita Mariangela Melato che, smessi i panni d’attrice tragica, affronta il pubblico in solitudine, secondo il modello ormai collaudato dell’one man show, declinato in questo caso nella formula one woman show. A firmare il collage di testi e sketch, con varie citazioni classiche (da Racine a Shakespeare) e contemporanee (da Brecht a Tennesee Williams sino a Gaber), tre importanti nomi dello spettacolo italiano quali Vincenzo Cerami, Giampiero Solari (regista dello spettacolo) e Riccardo Cassini.

Mariangela si presenta sola. Un occhio di bue segue dall’alto la sua silhouette invidiabile. Vestita di nero, con una sorta di maglia scollata che scopre parzialmente le spalle, compare al centro di una scena spoglia, in cui campeggiano tre grandi schermi ovali disegnati da luci che, a tempo debito, s'illuminano creando godibili effetti a metà tra il “santino” e il varietà: le due ellissi laterali sono, come si capisce in seguito, anche degli specchi riflettenti, in grado di creare fantasiosi effetti di luce conferendo allo spettacolo un piacevole movimento visivo. Di quando in quando, un divano rosso compare sulla destra, nei momenti in cui la protagonista parla della propria vita privata.

Proiezioni e filmati d’epoca interagiscono col racconto dell’attrice, che narra, apparentemente a ruota libera, della propria vita, del proprio vissuto, dalla gioventù agli esordi con Dario Fo, dalla carriera cinematografica alla propria esperienza di donna. Non solo monologhi, tutt’altro: man mano che la performance prosegue, l’artista canta, accompagnata al pianoforte di Lorenzo Capelli che appare in controscena, e, soprattutto, balla attorniata da sei prestanti ballerini (coreografie di Luca Tommassini), nei momenti forse più felici dell’intero allestimento.

Sin dal principio Mariangela Melato rompe la quarta parete, rivolgendosi direttamente al pubblico, stratagemma certo non nuovo, ormai: si rivolge alle signore in sala, con complicità, lamentando l’assenza degli “uomini”, ormai intimiditi, effemminati, incerti, raccogliendo consensi e risate da una sala non eccessivamente calda. E l’intero spettacolo sembra pagare una palpabile incertezza nella scrittura, l'assenza di coraggio di un testo "garbatino" ma niente più, privo di spunti reali, tutto appoggiato sulla confidente personalità dell'attrice. Troppo poco.

Non è un caso che la produzione sia di Ballandi Enterteinment, colosso nello spettacolo italiano già attivo con i vari one man show che da qualche anno costituiscono i pochi, rarissimi eventi televisivi (si pensi a Fiorello, Panariello, Morandi e Celentano). Il punto è che il teatro funziona diversamente dalla televisione e, soprattutto, quello che in un dormiente e soporifero canale generalista sembra essere eversivo, traslato sulle tavole di un palcoscenico reale assume i contorni di uno spettacolo depotenziato, privo di forza e d’interesse.

Francamente, spiace che un’attrice del calibro della Melato si presti a un’operazione simile, dalla quale è difficile che possa trarre, artisticamente, vantaggio alcuno. Non che gli spunti manchino del tutto, i balletti sono godibili e ricordano, in alcuni rari momenti, certe “follie” sapientemente frivole di Paolo Poli, ma, alla fine dei conti, le voci in positivo sono veramente troppo poche a fronte di un testo debolissimo cui ben poco giovano inserti e citazioni. Nello specifico, non sosteniamo che Qualcuno era comunista di Gaber-Luporini sia impossibile da far recitare ad altri attori oltre che all’originale, ma la versione proposta dalla Melato grida ampiamente vendetta: ridotto a un bluesaccio né originale né disinvolto, il pezzo è risultato del tutto inconsistente. Buone le musiche, invero, ma nel complesso, troppo, troppo poco.
Visto a Lucca, Teatro del Giglio, il 10 ottobre 2008.
Spettacolo
Sola me ne vo
di Mariangela Melato, Michele Serra, Giampiero Solari e Riccardo Cassini
Regia: Giampiero Solari
Compagnia/Produzione: Tearo Stabile di Genova - Ballandi Entarteiment
con Mariangela Melato
musiche arrangiate da Leonardo De Amicis
coreografie Luca Tomassini

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